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ChiavarInCosplay, 26–28 settembre 2025: cosplay, anteprima docufilm di Lucca C&G e grandi concerti a Chiavari

C’è un momento preciso in cui capisci che un festival non è più solo “una fiera”, ma un organismo vivo che cresce, si reinventa e ridefinisce il rapporto tra cultura pop e città. Per Chiavari quel momento scatta quando il tappeto rosso comincia a stendersi nel centro storico, trasformando le strade in una Hollywood gentile, fatta di abbracci, pose da supereroi, shooting improvvisati e incontri che sembrano uscite da un crossover impossibile. ChiavarInCosplay torna da venerdì 26 a domenica 28 settembre 2025 e lo fa con la consapevolezza di essere diventato un punto di riferimento nazionale per cosplayer, gamer, cinefili, lettori di fumetti e famiglie. Tre giorni in cui la città ligure si accende, piazza dopo piazza, palazzo dopo palazzo, all’insegna di un tema che è una dichiarazione di intenti: “Harmony – Armonia”.

L’armonia non è un vezzo estetico, ma una regola d’ingaggio. Significa immaginare un evento come uno spazio accessibile e sicuro, in cui ognuno può sentirsi parte di un insieme più grande. Significa inclusione non come parola d’ordine da brochure, ma come pratica quotidiana: creare contesti dove età, abilità, genere, background culturale e sensibilità diverse si intrecciano in modo naturale. A ChiavarInCosplay questa idea si traduce in scelte concrete, dal layout agli orari, dai contenuti alla cura dei dettagli, perché la cultura pop merita un palcoscenico all’altezza della sua energia.

Al centro di questa edizione c’è un evento capace da solo di definire il carattere del festival: l’anteprima nazionale del docufilm che celebra i vent’anni di musica del palco di Lucca Comics & Games. Venerdì 26 settembre, alle 20.00, l’Auditorium San Francesco si trasforma in macchina del tempo per ripercorrere la notte del 2 novembre 2024, quando il Main Stage di Lucca ha riunito icone che hanno segnato l’immaginario di generazioni. Le sigle che hanno abitato i nostri pomeriggi, dai Cavalieri del Re a Cristina D’Avena, da Giorgio Vanni a Enzo Draghi, dalle Mele Verdi ai Superobots fino agli Oliver Onions, si intrecciano a immagini inedite, testimonianze, retroscena, voci di chi quella musica l’ha cantata dal palco e di chi l’ha urlata sotto, insieme a oltre cinquemila persone. Il film nasce da un’idea di Gianluca Del Carlo, è prodotto da Lucca Crea, diretto da Cristiano Gazzarrini con produzione esecutiva di Luca Bitonte, e a Chiavari trova la sua prima, attesissima proiezione. Non è solo un omaggio, ma un ponte: tra passato e presente, tra Lucca e Chiavari, tra il suono delle nostre nostalgie e la potenza del rito collettivo.

Se l’anteprima del docufilm racconta la memoria viva della musica nerd italiana, il Main Stage di Piazza Matteotti la riaccende, sera dopo sera, con un programma che unisce live iconici e grandi momenti di community. L’inaugurazione ufficiale è fissata sempre in Piazza Matteotti, venerdì alle 18.30, e la festa parte subito in modalità turbo con un Giga Party anni Novanta alle 21.00 guidato da Letizia Livornese, in arte Letizia Cosplay, insieme a DJ-V e alla Bim Bum Bam Band. È la scintilla che accende il weekend, una chiamata alle armi per chi ha nel cuore l’estetica di quel decennio fatto di joystick, J-pop che spuntava in TV, flyer fluorescenti e scarpe con la suola spessa.

Sabato 27 settembre è il giorno che mescola show, doppiaggio, canto e cartoon fever. La mattina si apre con “I Bon Bon di Lety Show”, direttamente dall’omonimo programma di Supersix Tv, poi si passa all’arte del “Doppiaggio Cantato” con la voce di Giuseppe Reda, già interprete in “La serie di Cuphead”, “Pocoyo” e “Peppa Pig”, e si arriva alla “Cartoon Harmony” di Giorgia Hunter, vincitrice dell’Anime Vocal Contest 2024, ribattezzato dalla stampa “il Sanremo Fantasy”. In serata, il palco si trasforma nella sala macchine di un’emozione collettiva made in Italy: arrivano gli Oliver Onions, cioè Guido e Maurizio De Angelis, con “Voice Orchestra”, un viaggio tra colonne sonore che hanno fatto il giro del mondo e che in Italia si sono legate per sempre al mito di Bud Spencer e Terence Hill. A sostenerli c’è l’ensemble vocale degli ANIMEniacs Corp: un intreccio di voci che moltiplica l’effetto nostalgia e lo rilancia in avanti, come un chorus che ti prende per mano.

Domenica 28 settembre la giornata si apre con la Battle Game ispirata a “Squid Game”, poi entra in scena il rito laico che i festival cosplay sanno celebrare come nessun altro: la Sfilata/Gara sul red carpet con nomination e premiazioni finali. È il momento in cui gli outfit diventano narrazioni, i personaggi escono dalle pagine e dagli schermi per camminare tra di noi, la stoffa racconta, le armature pesano, i prop fanno la differenza, le interpretazioni prendono vita. Nel pomeriggio arriva l’ondata K-pop con contest e sfide a ritmo serrato. In serata, gran finale con il “Capitano” Giorgio Vanni, inseparabile compagno di viaggio di Max Longhi: basta leggere questi tre titoli — “Pokémon”, “Dragon Ball”, “One Piece” — per capire che si canta tutti, nessuno escluso. Il sound dance che ha definito un’epoca chiude il festival come fosse il drop perfetto dopo un lungo buildup.

Ma ChiavarInCosplay non è solo palco. È una mappa di luoghi e pratiche, una geografia pop che invita a perdersi e ritrovarsi. Piazza Matteotti ospita il cuore pulsante con il Main Stage e l’Area Games, curata dalle mani esperte di Play – Festival del Gioco. Tra tavoli sempre pieni e la guida di dimostratori appassionati, anche chi non ha mai toccato un regolamento scopre quanto sia bello costruire mondi insieme. Quest’anno i tornei si aprono a una formula “friendly” che abbassa le soglie d’ingresso e regala ogni giorno biglietti omaggio per la prossima edizione di Play. L’idea è semplice e rivoluzionaria: far capire che il gioco da tavolo non è un club esclusivo, ma un porto accogliente in cui ognuno trova la sua rotta.

All’Auditorium San Francesco, oltre all’anteprima del docufilm, si apre un’altra dimensione: quella dell’eSport e del gaming come esperienze da vivere in squadra. Con due partner internazionali del calibro di QLASH e PG Esports, l’area diventa un laboratorio di futuro. Il “Virtual Paddock”, interamente dedicato ai motori, restituisce l’adrenalina delle piste in chiave digitale: i partecipanti, divisi tra Team Rosso e Team Azzurro, si sfidano in un ambiente che non è più soltanto simulazione, ma teatro di collaborazione, tifoserie istantanee e strategie condivise. All’esterno dell’Auditorium, un’installazione di cinquanta opere firmate da Maurizio Manzieri ricorda perché l’illustrazione fantastica italiana è tenuta in altissima considerazione nel mondo. “The Ghosts of Mars”, tra i lavori esposti, ha conquistato premi internazionali alla Worldcon 2025 di Seattle. Manzieri, primo italiano finalista agli Hugo Awards come Miglior Artista Professionista, porta a Chiavari un atlante di visioni che dialoga con l’immaginario di chi sfoglia romanzi, frequenta antologie come Spectrum e Infected by Art e considera la fantascienza un linguaggio universale.

La Forza scorre anche in Piazza Verdi, dove il tema Star Wars diventa l’asse attorno a cui ruota una seconda area eSport. Duelli a colpi di riflessi, pianeti da difendere, quel gusto irresistibile per la saga che non smette mai di rigenerarsi tra generazioni. All’Antica Farmacia dei Frati, invece, l’immaginario si fa tangibile e modulare: una mostra interamente dedicata ai LEGO®, con spazio per costruire, sperimentare e scoprire che l’architettura di mattoncini è una forma di narrazione a tutti gli effetti.

Piazza Roma ospita una novità che unisce motori, arte e solidarietà. Con E20 Motors, in collaborazione con Emg Eventi e X Racing Phantom srl, arriva “Caschi del Cuore”: bambini e piloti lavorano insieme, i disegni diventano grafiche originali, i caschi entrano in pista e poi all’asta, trasformandosi in messaggeri di speranza che portano fondi a strutture pediatriche e associazioni. È una sfilata di moto, minimoto e miniquad, ma soprattutto è il racconto di come l’agonismo può farsi cura e comunità. E per i più piccoli arriva anche la possibilità di provare minimoto elettriche in un percorso dedicato, sempre in sicurezza, con l’incontro ravvicinato di piloti professionisti.

Palazzo Rocca e il rinnovato Parco di Villa Rocca diventano la cattedrale naturale del cosplay fotografico. Tra vialetti, scorci, scalinate e angoli verdi, il set lo costruisce la luce. Qui trova casa il Palco Incontri, dove fumetto, cinema, animazione e divulgazione scientifica si intrecciano. L’Artist Alley, curata da Giovanni “Zeth Castle” Zaccaria, è un fiume in piena: autori affermati e nuove leve, live drawing, consigli professionali, scuole come la Nuova Scuola Chiavarese del Fumetto e la Scuola Internazionale di Comics di Genova e Torino pronte a orientare chi sogna di trasformare la passione in mestiere. Tra i nomi confermati spicca quello di Sergio Algozzino — autore del manifesto ufficiale e firma di opere come “Memorie a 8bit”, “Il piccolo Caronte” e “Crossroad Comics”, oggi anche autore per “Dylan Dog” — accanto a Gianfranco Florio, André Risso, Francesco Guerrini, Silvia Marino, Davide L. Marescotti, Micol Racchi e Pietro Fascio. Non mancano mostre, workshop e le celebri Ink Wars, duelli a colpi di pennarello che sono puro spettacolo.

La Movie Zone, curata da Andrea Bedeschi, è il luogo in cui i linguaggi si parlano e si contaminano. Cinema, serie TV, videogiochi, fumetti e anime non vengono semplicemente presentati: vengono messi a dialogo, con talk e incontri pensati per mettere in evidenza le connessioni che ogni giorno, sotto i nostri occhi, costruiscono un ecosistema transmediale. Tra gli ospiti arrivano la storica dell’arte e content creator Cristiana “NerdArte” Pieragnoli, i doppiatori David Chevalier e Lorenzo Scattorin, voci familiari a chiunque ami l’audiovisivo ben fatto; e ancora esperti come Fabio Cristi, il giornalista Gabriele Ferrari — firme su “Focus”, “Oggi”, “Esquire” — e Gianni Darienzo, ideatore del format “DAG (Devi Assolutamente Guardarlo)”. In programma anche la presenza di due veterani delle rassegne marchiate C.F.C.: Giovanni Eccher, regista, game designer e sceneggiatore che ha scritto per Sergio Bonelli Editore, “Topolino” e “Comics&Science”, e Davide La Rosa, autore dal tratto volutamente “sghembo” e dalla comicità chirurgica, capace di ribaltare ogni regola con intelligenza e leggerezza. Insieme, sul palco, promettono un’alchimia fatta di aneddoti, invenzioni narrative e improvvisazioni che è la quintessenza dello spirito festivaliero.

Uno dei tratti più affascinanti di ChiavarInCosplay è la capacità di valorizzare le community. Le associazioni rispondono alla chiamata e portano contenuti che diventano spettacolo. La Cat School Stage Fighters mette in scena uno show ispirato a “Dark Souls”, tra stunt dal vivo e coreografie che ricreano l’epica di Lordran. Creativa Eventi costruisce labirinti urbani, giochi a squadre e momenti di esplorazione, perché il gioco è anche muoversi nello spazio e riscoprire la città. I Ghost4Fun fanno quello che sanno fare meglio: trasformarti in acchiappafantasmi per un giorno, tra gadget, photo op e piccole missioni da compiere. Steampunk Italia porta il suo immaginario vittoriano alternativo, sospeso tra teatro, rievocazione e tecnologia a vapore. The Heroes Cosproject 2025, specialisti in props 3D e costumi teatrali, animano scene simulate, combattimenti coreografati e mini-esperienze pensate per i più piccoli. E poi c’è il fenomeno che sta ridisegnando l’entertainment giovanile: il K-pop a cura di KST – Kpop Show Time, con random dance e dj set che trasformano le piazze in dancefloor coreografici.

Un festival che cresce ha bisogno di una regia sicura. L’organizzazione è dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Chiavari in collaborazione con LEG Live Emotion Group. Nelle parole dell’Assessore alla Cultura Silvia Stanig c’è l’orgoglio di una città che si riapre al suo pubblico migliore, con il Parco di Villa Rocca come cuore pulsante di questa edizione. E nelle parole di Gianluca Del Carlo di LEG c’è una bussola chiara: prendere il testimone da chi ha avviato il progetto, consolidarlo e fargli cambiare passo con il tema “Harmony”. È un impegno che si vede: l’allestimento dialoga con il paesaggio urbano, le piazze diventano nodi di una rete, il red carpet non è solo un simbolo, ma una promessa mantenuta di spettacolo diffuso.

C’è anche una firma d’autore a raccontare per immagini questo spirito. Il manifesto ufficiale è di Sergio Algozzino, fumettista, sceneggiatore, musicista e youtuber che negli anni ha attraversato mondi editoriali come “Linus”, Disney, Sergio Bonelli Editore, Newton Compton, Soleil, Red Whale e Piemme, collezionando riconoscimenti come La Nuit du Livre, il Romics d’Oro e il Boscarato. Vederlo all’opera a Chiavari, tra un disegno e una dedica, è una di quelle fortune che i festival regalano a chi sa fermarsi a guardare.

L’attenzione alla filiera culturale si legge anche nella rete dei media partner, che quest’anno accoglie una voce popolare come Radio Bruno accanto a Supersix Tv, Iunior Tv e alla storica Radio Aldebaran. È un modo per dire che ChiavarInCosplay parla a pubblici diversi, su canali diversi, con linguaggi diversi, senza perdere coerenza. E che l’evento non si esaurisce nel weekend, ma lascia scie luminose che continuano a brillare online e nei racconti di chi c’era.

Per chi sta già prendendo appunti, ecco le coordinate essenziali raccontate senza fretta. Le date sono venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 settembre 2025. L’ingresso è gratuito. Il quartier generale è Piazza Matteotti per i live serali, l’Area Games e molte attività cosplay. L’Auditorium San Francesco ospita gaming competitivo, Virtual Paddock e la proiezione in anteprima del docufilm sui vent’anni di musica del palco di Lucca Comics & Games, che ripercorre l’evento del 2 novembre 2024. Il Parco di Villa Rocca e Palazzo Rocca accolgono shooting, incontri, Artist Alley e Movie Zone. Piazza Verdi diventa il campo di battaglia digitale a tema Star Wars. Piazza Roma accende i motori con la sfilata solidale “Caschi del Cuore”. Il red carpet attraversa il centro storico e disegna la rotta tra una tappa e l’altra. Gli orari si estendono fino a tarda sera, con un’apertura più soft il venerdì e una chiusura festosa la domenica, perché la magia sa anche rallentare quando serve.

Alla fine di tutto, cosa resta? Resta l’idea che un festival possa essere davvero un luogo di trasformazione, non perché impone un modello, ma perché libera energie. Resta la gioia di scoprire un’illustrazione che non avevamo mai visto, di riconoscere una voce al primo verso, di imparare una meccanica di gioco seduti accanto a uno sconosciuto che smette di esserlo dopo cinque minuti. Resta la necessità di condividere, che è da sempre il superpotere più forte della cultura nerd.

ChiavarInCosplay 2025 è pronto. La città pure. Il resto, come sempre, lo faremo noi, con i nostri costumi, le nostre playlist, i nostri taccuini di schizzi, i nostri joystick, le nostre scarpe comode, il nostro entusiasmo. Ci vediamo sul tappeto rosso: è lì che le storie decidono di farsi realtà. E quando la realtà è così ben scritta, non si vede l’ora di tornare a leggerla.

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