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Chewbacca scende negli abissi: scoperta una nuova specie di corallo “peloso” dedicata al Wookiee di Star Wars

Amici fan della Forza, preparatevi a un viaggio che vi lascerà a bocca aperta! Non si tratta di un salto nell’iperspazio, né di una nuova galassia lontana lontana. Questa volta, l’universo di Star Wars ha trovato una casa inaspettata: le profondità inesplorate dei nostri oceani. E non stiamo parlando di creature aliene che si nascondono sul fondo, ma di una scoperta che farà vibrare le corde più profonde del cuore di ogni vero appassionato. Mettete via la vostra spada laser, perché per questa avventura avrete bisogno di un sottomarino! Quando pensiamo a Star Wars, le immagini che affollano la nostra mente sono quelle epiche: battaglie stellari, duelli di spade laser, la sabbia di Tatooine, le foreste di Endor. Eppure, un gruppo di audaci esploratori ha dimostrato che la nostra amata saga non ha confini, nemmeno quelli terrestri. Immaginate di essere a bordo di un sommergibile, scendendo sempre più giù, in quel buio che inghiotte la luce, quando all’improvviso, un’ombra si materializza. Non è un mostro marino, non è una base segreta degli alieni, ma qualcosa di incredibilmente familiare. È un corallo, certo, ma non uno qualsiasi. La sua forma, le sue ramificazioni, tutto in lui ha un che di epico. Un po’ come la folta pelliccia di un Wookiee.

Ebbene sì, ragazzi! I ricercatori hanno battezzato questa nuova, straordinaria specie di corallo profondo con un nome che è musica per le nostre orecchie: Iridogorgia chewbacca. Se siete tra quelli che hanno sempre desiderato accarezzare il pelo del più leale copilota della galassia, questo è il vostro momento, almeno con la fantasia. Le lunghe ramificazioni di questo corallo, flessibili e ondeggianti, sembrano un’irresistibile, folta capigliatura bruna che si muove al ritmo delle correnti. Illuminate dai fari del sottomarino, queste “ciocche” marine sembrano quasi vibrare, evocando la sagoma inconfondibile del nostro amato Chewbacca. È come se il Millennium Falcon avesse avuto un’avaria subacquea e il suo copilota si fosse adattato alla vita marina.

L’avvistamento iniziale risale al lontano 2006, nelle acque al largo di Moloka’i, nelle Hawaii. Ma la vera epopea è continuata dieci anni dopo, quando altri esemplari sono stati scovati persino nella temibile Fossa delle Marianne. Immaginate l’emozione! Si tratta di un’impresa degna del più audace dei Jedi. Ma la conferma ufficiale, quella che ci ha fatto esultare come dopo la distruzione della Morte Nera, è arrivata solo a settembre, grazie al professor emerito Les Watling dell’Università delle Hawaiʻi a Mānoa e al suo team. Sono loro che hanno ufficializzato la classificazione su Zootaxa, regalandoci un nuovo, meraviglioso pezzo di Star Wars da ammirare.

I dati raccolti parlano chiaro, e sono impressionanti quanto la taglia di Chewbacca in persona. Le ramificazioni di questo corallo possono estendersi fino a 38 centimetri, e un’intera colonia può raggiungere dimensioni notevoli, tra il mezzo metro e l’oltre un metro di grandezza. Una vera e propria foresta Wookiee sottomarina, ma con una differenza cruciale: si tratta di un organismo solitario, un guerriero solitario che cresce nel silenzio e nel buio delle profondità, al di sotto di qualsiasi raggio di sole.

“Vederlo per la prima volta è stato indimenticabile,” ha raccontato Watling. E come dargli torto? “Mi ha immediatamente ricordato Chewbacca. Anche dopo anni di ricerche in mare aperto, scoperte come questa sanno ancora sorprendermi.” Capite? Perfino uno scienziato navigato, un uomo di scienza pura, non ha potuto fare a meno di cedere al fascino di questa connessione. È la prova che la nostra passione è universale, capace di unire mondi apparentemente lontani come la biologia marina e l’immaginario cinematografico.

Dal punto di vista scientifico, questo corallo appartiene al genere Iridogorgia, noto per le sue strutture sinuose e flessibili. Ma ciò che rende I. chewbacca così speciale, così unico e meritevole di un posto d’onore nei nostri cuori nerd, è proprio quell’aspetto “peloso”, quella texture inconfondibile. È come se la natura avesse deciso di fare un tributo al nostro eroe, trasformando un semplice organismo marino in una vera e propria icona pop biologica. Osservarlo che si muove al ritmo delle correnti è quasi ipnotico, una danza ancestrale che ci ricorda quanto la nostra fantasia sia una parte fondamentale del mondo.

Nonostante la sua recente catalogazione, il corallo di Chewbacca resta avvolto nel mistero. La sua rarità e la profondità in cui vive rendono la ricerca di campioni un’impresa quasi impossibile. È come se la natura avesse voluto nascondere un piccolo segreto nerd nel punto più inaccessibile del pianeta, come un tesoro Jedi per i più tenaci e appassionati esploratori degli oceani.

C’è qualcosa di profondamente poetico, di commovente, nel pensare che Chewbacca, simbolo di amicizia, lealtà e forza, abbia trovato un gemello marino. Un “Wookiee degli abissi” che ci insegna che non ci sono limiti a dove la nostra cultura può arrivare. Forse George Lucas non avrebbe mai immaginato che il suo iconico personaggio potesse, metaforicamente, vivere nelle profondità dei mari terrestri. Ma ora lo sappiamo, e questo ci riempie di una gioia pura, come un bambino che scopre un nuovo giocattolo. Laggiù, lontano dalla luce del sole, esiste una creatura che porta avanti il mito del guerriero peloso, dimostrando ancora una volta che l’universo nerd e quello scientifico sono due facce della stessa, incredibile meraviglia. Che la Forza sia con questo corallo, e con tutti noi!

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