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La Galassia Lontana Lontana si fa più vicina: Lucasfilm aggiorna la mappa stellare di Star Wars

“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…” Quante volte abbiamo letto quelle parole azzurre fluttuare sullo schermo prima che il logo di Star Wars esplodesse nello spazio accompagnato da una fanfara ormai iconica? Quelle parole non sono solo una formula evocativa, ma il portale per un viaggio senza tempo nell’universo narrativo più vasto, affascinante e stratificato della storia del cinema e della fantascienza. Ma quanto è davvero lontana, e soprattutto… quanto è grande quella galassia?

Finalmente abbiamo qualche risposta in più. Lucasfilm ha infatti aggiornato la mappa galattica digitale ufficiale di Star Wars, un’autentica manna dal cielo per noi fan ossessionati da cronologie, rotte iperspaziali, governi galattici e pianeti desertici che, per qualche motivo, sembrano attirare sempre i prescelti.

Una galassia enorme… e ora (quasi) tutta mappata

Partiamo da un dato di fatto: la galassia di Star Wars non è semplicemente “grande”. È colossale. Si parla di oltre 400 miliardi di stelle e più di 3,2 milioni di sistemi abitati. Un numero che dà letteralmente le vertigini. Ma Lucasfilm, con grande pazienza e attenzione filologica (e con una strizzatina d’occhio ai fan più nerd come noi), ha reso questo universo un po’ più navigabile grazie a una mappa aggiornata che include oltre 500 pianeti, accuratamente localizzati e identificati in base alle loro apparizioni nei film, serie TV, romanzi, fumetti, videogiochi e persino parchi a tema.

Questa nuova mappa, evoluzione digitale della leggendaria “Essential Atlas” pubblicata nel 2009, non pretende di contenere ogni granello di sabbia di Tatooine o ogni città sospesa di Bespin, ma offre un modo spettacolare per esplorare le principali località dell’universo di Star Wars. E se non trovate subito il vostro pianeta preferito – ad esempio Kamino, che stranamente non compare nonostante la sua importanza in L’attacco dei cloni – niente paura: la mappa è in continuo aggiornamento.

La struttura della galassia: un ordine nel caos stellare

Ma come è organizzata questa immensa galassia? Non è un ammasso caotico di pianeti e lune, ma una struttura complessa e ben suddivisa in regioni. Al centro troviamo il misterioso e affascinante Nucleo Profondo, denso di stelle e distorsioni spazio-temporali, quasi impossibile da navigare. Più accessibili sono i Mondi del Nucleo e le Colonie, da sempre centri politici, culturali ed economici, come il pianeta Coruscant, cuore pulsante della Repubblica e poi dell’Impero.

Man mano che ci si allontana dal centro si entra nell’Orlo Interno, nella Regione di Espansione, poi nell’Orlo Intermedio e infine nel mitico Orlo Esterno, teatro della maggior parte delle avventure che conosciamo. Tatooine, Hoth, Dagobah, Jakku: tutti mondi “di confine”, spesso dimenticati dal potere centrale e per questo più selvaggi, ma anche più liberi. È in queste zone periferiche che si muovono contrabbandieri, ribelli, cacciatori di taglie e dove sorgono le più grandi leggende.

Oltre l’Orlo Esterno troviamo lo Spazio Selvaggio, in gran parte inesplorato, e poi le Regioni Ignote, un territorio ancora più oscuro e misterioso. Ed è proprio da lì che proviene il Primo Ordine e che si nasconde l’oscura minaccia dell’Imperatore nella trilogia sequel.

Pianeti, popoli, lingue e rotte

La nuova mappa non solo ci mostra la posizione dei pianeti, ma anche cinque delle principali rotte commerciali iperspaziali, essenziali per comprendere le dinamiche economiche, politiche e militari della galassia. Perché non è un caso se molti dei pianeti più importanti si trovano lungo queste vie. D’altronde, nel mondo di Star Wars il viaggio interstellare è all’ordine del giorno, grazie all’iperguida, una tecnologia che permette di piegare lo spazio e “saltare” da un punto all’altro evitando buchi neri e supernove. Ma attenzione, i calcoli devono essere precisi, come ben sa Han Solo.

La mappa è anche uno strumento affascinante per riflettere sulla straordinaria varietà di specie intelligenti che popolano l’universo. Gli umani sono la specie predominante, ma non certo l’unica. Twi’lek, Wookiee, Rodiani, Mon Calamari… ogni angolo della galassia pullula di civiltà con culture, lingue e religioni diverse. E parlando di lingue, il Basic Galattico è l’idioma universale, ma lo Huttese è la seconda lingua più diffusa, soprattutto nei territori criminali dominati dagli Hutt.

I droidi, come il leggendario C-3PO, possono parlare milioni di lingue, e sono spesso gli unici in grado di gestire la comunicazione tra specie molto diverse. Anche la tecnologia è al centro di tutto: oltre all’iperguida e ai droidi, esistono reti di comunicazione istantanea come l’HoloNet e dispositivi come gli holocron, usati da Jedi e Sith per trasmettere conoscenze millenarie.

Una mappa per dominarli tutti

Per i fan più attenti, questa mappa è una miniera d’oro. Scoprire, ad esempio, che Batuu, il pianeta protagonista di Galaxy’s Edge nei parchi Disney, si trova davvero ai margini estremi della galassia, non lontano da Endor, è una di quelle chicche che solo i più nerd sapranno apprezzare fino in fondo. Ed è proprio questo il bello: ogni nuovo dettaglio aggiunge profondità, ogni collegamento svela una nuova storia da esplorare.

Certo, per quanto completa, nessuna mappa potrà mai trasmettere davvero l’immensità della galassia di Star Wars. Ma questa nuova versione ci permette di contestualizzare, di navigare, di viaggiare con la mente nei luoghi iconici della saga. È come avere una guida galattica tascabile, perfetta per accompagnare le maratone di film, le campagne di gioco di ruolo o le discussioni infinite tra amici su quale pianeta sia il più importante.

In un’epoca in cui le storie di Star Wars continuano ad espandersi tra serie, fumetti, romanzi e videogiochi, avere una bussola per orientarsi è più che mai necessario. La nuova mappa galattica digitale di Lucasfilm è un omaggio alla passione dei fan, uno strumento didattico e un gioco nerd allo stesso tempo. E se, come me, vi ritrovate a zoomare per mezz’ora solo per vedere dove si trova Lothal rispetto a Naboo, allora sappiate che siete nel posto giusto.

Ora tocca a voi: qual è il vostro pianeta preferito? Quale rotta commerciale vi ispira più avventure? E cosa ne pensate dell’assenza di Kamino? Fatemelo sapere nei commenti o, ancora meglio, condividete questo articolo sui vostri social con il vostro angolo di galassia preferito. Che la Forza sia con voi… e con le vostre mappe stellari!

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