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L’evoluzione di Mon Mothma, da breve comparsa a perno fondamentale della serie Andor

Una colonna portante della Ribellione: Genevieve O’Reilly racconta la costruzione emotiva di Mon Mothma e i momenti più intensi del suo personaggio

Mon Mothma, la complessa costruzione del personaggio

Dopo oltre vent’anni nei panni di Mon Mothma, Genevieve O’Reilly ha scolpito un ritratto vivido e complesso della senatrice imperiale diventata simbolo della ribellione. Nella seconda stagione di Andor il suo personaggio affronta alcuni dei momenti più difficili e rivelatori della sua vita e l’attrice, insieme al creatore Tony Gilroy, ha portato sullo schermo una magistrale prova attoriale affinché questi istanti arrivassero allo spettatore con tutta la loro intensità.

Due eventi hanno segnato profondamente il personaggio in questa stagione: il matrimonio di sua figlia Leida e il discorso di rottura definitiva con l’Impero, pronunciato nell’aula del Senato. “C’è gioia e c’è dolore”, ha spiegato Genevieve, “è un inferno emotivo per Mon. Parte del suo cuore si è atrofizzato dopo quel matrimonio”.

Genevieve O’Reilly, il rapporto con l’emotività di Mon Mothma

La scena del ricevimento, apparentemente un classico momento di famiglia, è in realtà un campo minato emotivo: tra i tradimenti sottili, la freddezza con la figlia e l’apparizione inaspettata di Luthen Rael, Mon si muove con passo incerto tra le convenzioni sociali e il peso delle sue decisioni segrete: “È come una danza su un vetro che può spezzarsi da un momento all’altro”. Ma nel nono episodio della seconda stagione il personaggio di Mon Mothma trova la sua voce e il coraggio necessario, pronunciando un discorso appassionato e pericoloso dopo il massacro di Ghorman. Per l’attrice irlandese la scena rappresenta il vero cuore della stagione. Inizialmente prevista come sequenza frammentata, l’attrice ha convinto i creatori a filmarla in un’unica, lunga ripresa: “È raro avere un tipo di collaborazione creativa così generosa”, ha sottolineato Genevieve O’Reilly, “e quel momento è diventato centrale per me. Quando l’ho visto montato, ho pianto”.

Dopo il discorso, Mon è costretta a fuggire con l’aiuto di Cassian Andor, in un’azione inedita per una figura tanto cerebrale. “Era importante mostrare che non è un’eroina d’azione,” ha spiegato l’attrice, “ma anche lei, quando non ha più nulla da dire, deve correre.”

Grazie alla dedizione di Genevieve O’Reilly, il pubblico ha potuto scoprire e conoscere non solo la vera storia della leader ribelle, ma anche la formazione e le tragedie che hanno plasmato questa carismatica figura dietro un personaggio politico di facciata diventato la voce della speranza per l’intera galassia.

Fonte: starwars.com

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