Abbiamo visto in anteprima la nuova serie Marvel Television IRONHEART dedicata alla storia di Riri Williams

Orlo Esterno è la rubrica di Empira dedicata ai prodotti nerd (che ci piacciono) ma che non sono strettamente legati all’universo di Star Wars. Questo speciale è dedicato a Ironhert, la nuova serie TV Marvel Television in streaming da oggi, 25 giugno 2025, su Disney+.
IRONHEART, la recensione di Roby Rani
Ironheart, l’ultima serie TV dei Marvel Studios in uscita oggi, 25 giugno, entra subito a far parte della mia personale top 5 delle serie TV Marvel.
Sono rimasto parecchio sorpreso da Ironheart: non mi aspettavo una narrazione così ben costruita e un progetto così solido e immerso nel contesto del MCU.
Gli effetti visivi sono riuscitissimi e le armature di Riri sono realizzate in vecchio stile Iron Man (e non con quello schifo di nano-suit che smarmella tutto il gusto di vedere indossata un’armatura). Inoltre, sono tutte bellissime e non vengono abusate solo per fare leva sulla nostalgia di Iron Man.
Parliamo di come ho percepito questo “teen drama super-hero magic science”.
Come ben sappiamo, Ryan Coogler (produttore esecutivo dietro le quinte della serie) è noto per il modo in cui rappresenta la Black Culture nel contesto cinecomic, e quindi — per citare una gag riuscitissima di Jamie Foxx — Ironheart è parecchio “blackety blackety black”.
Dalla foltissima colonna sonora al cast quasi interamente black, fino al linguaggio degli attori, slang compreso: un po’ come era stato per il (personalissimo parere) deludente Black Panther…
Oh, a me non interessa affatto questa distinzione, ma lo specifico per collocare questo tipo di prodotto in un contesto culturale chiaro e giustamente rappresentativo.
A differenza di Black Panther, però, Ironheart non mi ha affatto deluso, anzi! L’ho vista tutta d’un fiato in anteprima e mi ha emozionato parecchio, più volte.






Ironheart e il nuovo corso stilistico dell’MCU
Azzardo anche l’idea che ci sia una sorta di schema in questo nuovo corso Marvel, lo stesso che ho notato nel riuscitissimo Thunderbolts.
Non si parla solo di supereroismo e di magia, ma anche — e intensamente — di gestione del lutto, di fiducia, di relazioni familiari. E si parla moltissimo di cosa può fare l’Intelligenza Artificiale.
Anche qui, non lo fa “tanto per fare”, ma scavando profondamente nel cuore della serie.
Per chi non conosce le avventure cartacee di Riri Williams (tipo me), ci sono un paio di riuscitissimi effetti wow che mi hanno fatto godere parecchio.
Inoltre, non mi ero informato prima su chi o cosa potesse apparire, per cui il gusto della sorpresa è stato ancora più intenso.
Come dicevo prima, mi ha stupito quanto sia ben integrata nel MCU, grazie a citazioni di altri prodotti e menzioni di personaggi, il tutto in modo organico e sensato.
Per finire, devo ammettere che mi è piaciuta più di Daredevil: Born Again.
Sì, esatto.
Ah, il finale è apertissimo e le “loverie” narrative messe sul tavolo sono troppe per pensare di interromperla qui. Speriamo che vi piaccia!
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