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Mara Jade, la moglie perduta di Luke Skywalker e l’ombra di un amore mai canonizzato

Nell’immenso e scintillante mosaico narrativo di Star Wars, ci sono personaggi che brillano per un attimo e scompaiono, e altri che, pur essendo stati relegati ai margini del canone ufficiale, continuano a vivere nel cuore dei fan come leggende immortali. Mara Jade appartiene senza dubbio a questa seconda categoria. Una donna, un’eroina, un’antagonista, un’amante, una madre, una Jedi: Mara è tutto questo e molto di più. La sua storia attraversa l’Universo Espanso – o Legends, come è stato ribattezzato dopo l’acquisizione di Lucasfilm da parte di Disney – come una cometa che ha lasciato una scia luminosa, impossibile da ignorare.

Ma chi è Mara Jade? Perché il suo nome suscita ancora emozioni fortissime, a distanza di anni dalla sua ultima apparizione ufficiale? E, soprattutto, cosa potrebbe significare per l’attuale saga il suo ritorno? Prendetevi un caffè (o un blue milk, per restare in tema), mettetevi comodi: stiamo per immergerci in uno dei capitoli più affascinanti della galassia lontana lontana.

La nascita di un mito: Mara Jade e la Trilogia di Thrawn

Il personaggio di Mara Jade nasce nel 1991 dalla penna geniale di Timothy Zahn, all’interno della trilogia di romanzi che ha risollevato Star Wars dalle sabbie mobili dell’oblio post-Il Ritorno dello Jedi. Quei romanzi – L’Erede dell’Impero, Sfida alla Nuova Repubblica e L’Ultimo Comando – non sono solo racconti appassionanti, ma vere e proprie pietre miliari per il fandom, capaci di restituire profondità a Luke, Han, Leia e soci, ma soprattutto di introdurre figure nuove e memorabili.

Tra queste spicca lei, Mara, la Mano dell’Imperatore. Addestrata fin dall’infanzia per essere una killer perfetta al servizio di Palpatine, Mara era un’ombra, un fantasma che si muoveva silenziosa nei meandri della galassia per eliminare ribelli, traditori e chiunque minacciasse l’Impero. Bellissima, letale, intelligente, capace di usare la Forza con una padronanza impressionante, Mara incarnava il lato oscuro non per scelta, ma per destino.

Dal buio alla luce: l’arco di redenzione più amato del Legends

Dopo la caduta dell’Impero e la morte di Palpatine, Mara rimane sola con un ultimo, ossessivo comando nella mente: uccidere Luke Skywalker. Ma il fato ha altri piani. Costretta dalle circostanze a collaborare con Luke contro il clone malvagio Joruus C’baoth e il clone di Luke stesso (sì, si chiamava proprio Luuke: non ridete, era epico), Mara comincia a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.

La relazione tra i due inizia come uno scontro di volontà: lei lo odia, lo disprezza, ma poco a poco impara a conoscerlo, a rispettarlo e infine ad amarlo. E non parliamo di un colpo di fulmine stile soap opera galattica: il rapporto tra Mara e Luke è costruito nel tempo, attraverso battaglie, viaggi, incomprensioni, complicità e un profondo riconoscimento reciproco. Luke non salva Mara: Mara si salva da sola, trovando nel Jedi non un maestro o un salvatore, ma un alleato, un amico e infine un compagno.

Nel 19 ABY (After the Battle of Yavin), Mara e Luke si sposano, suggellando una delle storie d’amore più mature e complesse dell’intero Star Wars Legends. Da quel momento, Mara diventa una Jedi a tutti gli effetti, entra nel Consiglio Jedi e allena giovani promesse come Jaina e Anakin Solo. E quando nasce il loro unico figlio, Ben Skywalker – un omaggio sentito a Obi-Wan Kenobi – Mara si rivela una madre amorevole e protettiva, pronta a tutto pur di difendere la sua famiglia dai mille pericoli della galassia.

Una guerriera a tutto tondo

Mara non è solo una Jedi potente: è anche una contrabbandiera astuta, una pilota eccezionale, un’esperta di combattimento corpo a corpo e di armi da fuoco. Lavora al fianco di Talon Karrde, altro personaggio leggendario, come seconda in comando dell’Alleanza dei Contrabbandieri. Ha una breve, ironica parentesi romantica con Lando Calrissian (una “farsa”, come lei stessa la definirà), ma il suo cuore è sempre e solo per Luke.

Affronta guerre, invasioni (come quella dei terrificanti Yuuzhan Vong), crisi politiche, Jedi Oscuri, e lo fa sempre con una grinta che la distingue da qualsiasi altra figura femminile del Legends. Non è una principessa da salvare, non è una spalla comica, non è una comparsa: è una protagonista, una leggenda vivente.

La tragedia di Kavan: una morte che ha lasciato il segno

Nel 40 ABY, durante gli eventi della serie Legacy of the Force, Mara incontra la morte per mano del nipote, Jacen Solo, ormai caduto al lato oscuro con il nome di Darth Caedus. La sua morte è uno dei momenti più strazianti e controversi dell’intero Expanded Universe: una perdita che sconvolge Luke, Ben e l’intera galassia. Eppure, anche dopo la morte, Mara continua a vegliare su chi ama, apparendo come spirito della Forza per guidare Luke nei momenti più bui.

Il volto dietro il mito: Shannon McRandle

Per i fan più accaniti, Mara Jade non è solo un personaggio di carta e inchiostro. Ha un volto preciso, quello della modella Shannon McRandle, che l’ha incarnata per il gioco di carte di Star Wars nel 1999. Da allora, Shannon è diventata la “Mara Jade ufficiale”, amatissima alle convention e adorata dai cosplayer di tutto il mondo. Ogni illustrazione, ogni action figure, ogni fanart che ritrae Mara ha i lineamenti di Shannon: un’eredità iconica che non si è mai spenta.

Legends, ma non dimenticata: il futuro possibile di Mara Jade

Quando Disney ha deciso, nel 2014, di decanonizzare tutto il materiale dell’Universo Espanso, molti fan hanno percepito la scelta come un tradimento. Mara Jade, insieme a Thrawn, Kyle Katarn, Revan e tanti altri, è stata confinata nel limbo delle storie “non ufficiali”. Ma se Thrawn è riuscito a tornare in pompa magna nel canone grazie a Rebels, The Mandalorian e Ahsoka, perché Mara non potrebbe fare lo stesso?

Qualche indizio c’è già. Nel romanzo tratto da Gli Ultimi Jedi, una frase sibillina – Luke in piedi sulla sabbia di Tatooine accanto a sua moglie – ha fatto sobbalzare il fandom. Si trattava solo di un sogno a occhi aperti, una visione di ciò che avrebbe potuto essere, ma tanto è bastato per riaccendere le speranze. E i rumor recenti parlano chiaro: Lucasfilm starebbe considerando seriamente di reinserire Mara nel canone, magari con un ruolo diverso, un passato aggiornato, ma sempre con il carisma irresistibile che l’ha resa indimenticabile.

Magari è lei il motivo del crollo emotivo di Luke? Magari è lei la figura mancante che potrebbe dare profondità alle sue scelte? Magari, in un futuro progetto ambientato nell’era post-Imperiale, la vedremo finalmente in carne e ossa?

Conclusione: Mara Jade, la leggenda che vive nei cuori nerd

Mara Jade non è solo un personaggio: è un simbolo. Di redenzione, di forza, di complessità, di amore, di sacrificio. È la dimostrazione che Star Wars è sempre stato molto più di Jedi contro Sith, Impero contro Ribelli. È una saga fatta di individui, di legami, di percorsi personali che s’intrecciano in una galassia pulsante di vita e storie.

Se il futuro ci porterà o meno una Mara Jade canonica, non possiamo saperlo. Ma una cosa è certa: per noi fan, per chi l’ha conosciuta sulle pagine dei romanzi, nei fumetti, nei giochi di carte, lei c’è sempre stata e ci sarà sempre. Con la sua chioma rosso fiamma, il blaster al fianco, la spada laser accesa e quel sorriso ironico che ha conquistato anche il cuore del Jedi più famoso di tutti.

E voi, cosa ne pensate? Vi piacerebbe rivedere Mara Jade nel canone ufficiale? Avete un ricordo speciale legato a questo personaggio leggendario? Scriveteci nei commenti, raccontateci le vostre emozioni e condividete l’articolo sui vostri social: facciamo sentire a Lucasfilm quanto la voce del fandom può essere potente nella Forza!

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