
C’è un luogo nel cuore di Venezia dove il tempo si ferma, i ricordi prendono forma e i sogni dell’infanzia si risvegliano in un tripudio di colori, plastiche e morbide gomme profumate di nostalgia. Un luogo incantato, fuori dalle rotte turistiche tradizionali, ma che merita di essere scoperto con occhi curiosi e cuore spalancato. Sto parlando del “Museo Creature di Gomma – Venice Vintage Toys”, una vera e propria macchina del tempo costruita pezzo dopo pezzo da un collezionista visionario: Fabrizio Fontanella.
Un sogno nato da un Topolino
Fabrizio, classe 1972, ha il sorriso di chi ha seguito il proprio sogno fino in fondo. Tutto ha inizio da una foto d’infanzia che lo ritrae intento a sfogliare un vecchio Topolino del padre. Quel momento ha innescato una passione inarrestabile per il mondo Disney, i fumetti e, più avanti, per i pupazzi e i giocattoli vintage. Una passione che ha attraversato decenni, fiere del collezionismo, mercatini, scoperte, studi, ricerche maniacali e, soprattutto, amore. Oggi quella passione è diventata tangibile, visitabile, vivibile. Il museo che porta la sua firma è ospitato in una ex cartiera veneziana nel sestiere di San Polo, trasformata in uno scrigno di meraviglie. E non è un’esagerazione: con oltre 6.000 pezzi originali datati tra gli anni ’50 e ’90, si tratta della collezione più vasta d’Europa di pupazzi in gomma, vinile e plastica dedicati a cartoni animati, cinema, fumetti e pubblicità.
Un museo che non assomiglia a nessun altro
Qui non ci sono semplici giocattoli. Ci sono frammenti di memoria collettiva, testimonianze vive di un’epoca d’oro dell’immaginario pop, custodi silenziosi di una cultura fatta di artigianato, creatività e sogni a occhi aperti. Ogni pupazzo è originale, ogni pezzo è stato scelto con cura, ricostruito, coccolato e messo in scena con un amore che si percepisce nell’aria. Le teche non contengono solo plastica colorata, ma emozioni: Goldrake, Jeeg Robot, Topo Gigio, l’Uomo Tigre, i Puffi, He-Man, i personaggi Disney, gli eroi di Hanna & Barbera, i protagonisti di Carosello e persino una sezione interamente dedicata alla saga di Star Wars. E poi ci sono chicche incredibili, come i rarissimi pupazzi Ledraplastic degli anni ’60, le mascotte pubblicitarie dimenticate, la collezione completa dei Masters of the Universe, i proiettori cinematografici d’epoca, i Beatles in versione gomma, e persino una mascotte ufficiale: “El Panta”, la simpatica pantegana gondoliere creata da Giorgio Cavazzano, leggendario fumettista Disney.
Un viaggio emozionale tra vintage e cultura pop
Visitare il Museo Creature di Gomma non è solo un’esperienza visiva, ma un viaggio emotivo. Gli adulti si ritrovano bambini, rivivendo emozioni sopite davanti a personaggi che hanno segnato la loro infanzia. I più giovani, invece, scoprono un mondo “analogico” fatto di creatività artigianale, prima dell’era digitale e delle App, quando l’immaginazione era il motore di tutto. Il percorso museale si articola in venti sezioni tematiche che abbracciano il meglio della cultura popolare del Novecento. È come sfogliare un’enciclopedia visiva del nostro passato nerd: dai pupazzi pubblicitari Sperlari ai robot giapponesi, dalle mascotte calcistiche agli eroi del cinema come i Ghostbusters e Jurassic Park. Senza dimenticare un intero spazio dedicato alla Disney, con personaggi che vanno da Biancaneve a Elliot il drago invisibile.
Non puoi andare a Venezia senza passare di qui
In una città conosciuta per le sue gondole, i canali e i palazzi rinascimentali, il Museo Creature di Gomma rappresenta una deviazione sorprendente, un angolo di cultura nerd incastonato in una scenografia storica unica al mondo. È un museo che sorprende anche chi crede di conoscere Venezia a menadito. Perché non si tratta solo di giocattoli: è un atto d’amore per un’epoca, un tributo alla fantasia, un omaggio all’immaginazione come strumento di resistenza al cinismo. In più, grazie al tour virtuale online, accessibile da ogni parte del mondo, l’esperienza è ora davvero alla portata di tutti. Basta un clic per immergersi in questo universo parallelo, ricco di foto, contenuti video, personaggi in 3D e descrizioni dettagliate. Ma nulla, davvero nulla, può sostituire la magia di passeggiare fisicamente tra queste teche, in un luogo dove ogni giocattolo racconta una storia.
Una missione culturale, non solo un’esposizione
Il Museo non è soltanto una collezione privata aperta al pubblico, ma anche un’associazione culturale attivissima, che promuove eventi, laboratori didattici, collaborazioni con altre realtà museali, e iniziative editoriali. Il tutto sostenuto dai soci che, con le loro tessere annuali, contribuiscono a mantenere viva questa meraviglia.
E non finisce qui: il team di Creature di Gomma è composto da persone straordinarie, come Beatrice Santoro – curatrice della comunicazione e cofondatrice – che ha dato un’identità visiva forte e accattivante a questo sogno in technicolor. Insieme, Fabrizio e Beatrice sono la mente e il cuore di un progetto che parla di memoria, di passione e della bellezza di restare – almeno un po’ – bambini per tutta la vita.
Vivi la magia. Diventa parte della storia.
Se sei un appassionato di cultura pop, un collezionista incallito, un nostalgico cronico o semplicemente un curioso in cerca di qualcosa di nuovo e autentico da vivere a Venezia, non puoi assolutamente perderti il Museo Creature di Gomma. È molto più di un museo: è un inno alla creatività, un luogo dell’anima, un monumento all’immaginazione.Raccontaci la tua esperienza, condividi l’articolo sui tuoi social e, soprattutto, facci sapere: qual è il giocattolo della tua infanzia che porteresti al museo per raccontare la tua storia?
L’articolo Creature di Gomma – Il museo segreto di Venezia dove i giocattoli raccontano storie proviene da CorriereNerd.it.