L’easter egg in Andor, in cui vediamo Dedra Meero in cella, omaggia direttamente il primo film del creatore di Star Wars

Tra le tante citazioni e riferimenti disseminati nella seconda stagione di Andor, ce n’è uno che solo i fan più attenti (o meglio, i più devoti conoscitori della filmografia di George Lucas) hanno saputo cogliere: un easter egg che omaggia direttamente THX 1138, il primo cortometraggio e poi lungometraggio del creatore di Star Wars.
Il ritorno alle origini: la scena della cella in Andor e THX 1138
Nel finale della seconda stagione di Andor, l’agente dell’ISB Dedra Meero viene imprigionata dopo aver scoperto l’esistenza della Morte Nera. La scena della sua detenzione non è solo intensa dal punto di vista narrativo, ma è costruita visivamente come un chiaro riferimento a una sequenza di THX 1138, il film sperimentale con cui Lucas debuttò nel 1971.
Il richiamo non è casuale: la scelta dell’ambientazione minimalista, spoglia, asettica, richiama le fredde celle bianche e i toni distopici del film originale, simbolo della prigionia mentale e sociale che Lucas voleva denunciare. Gilroy e il suo team hanno deciso di ricreare quella stessa atmosfera per evocare in maniera quasi subliminale le radici più profonde della saga.
1138: il numero che attraversa l’universo di Star Wars
Chi segue da anni Star Wars sa bene che “1138” è molto più di un numero. È il codice feticcio che George Lucas ha seminato ovunque nella saga come tributo al suo primo film. Dal “Cell Block 1138” in cui Luke sostiene di dover trasferire Chewbacca in Una Nuova Speranza, fino al codice sul casco di Boushh in Il Ritorno dello Jedi, il numero compare in molteplici forme, inclusi i prequel e The Clone Wars.
Anche Andor aveva già fatto un riferimento al codice “1138” nella prima stagione, usandolo come identificativo di una navetta. Ma nella seconda stagione, Gilroy lo inserisce in modo molto più diretto e visivo, abbracciando a pieno il linguaggio simbolico e visivo di Lucas.

Cosa potrebbe pensare George Lucas della sere Andor?
Cosa potrebbe pensare George Lucas di Andor? È risaputo che apprezzò Rogue One al punto da chiamare personalmente Tony Gilroy per complimentarsi, ma non ci sono al momento dichiarazioni ufficiali sul suo parere riguardo la serie dedicata alla storia di Cassian e della Ribellione. Tuttavia, vale la pena ricordare che Lucas aveva già immaginato una Star Wars più adulta: il suo progetto Underworld puntava proprio a storie più cupe, mature e complesse.
In questo senso, Andor sembra più vicino alla visione originale di Lucas di quanto si pensi. La serie non solo espande l’universo narrativo, ma lo fa con una cura nei dettagli che omaggia anche i lavori meno noti del suo creatore.
La scena della detenzione di Dedra Meero non è un semplice riferimento nostalgico, ma un vero e proprio atto d’amore verso il cinema di George Lucas. Gilroy e il suo team dimostrano una comprensione profonda dell’universo Star Wars. Questo livello di attenzione e rispetto ha fatto guadagnare ad Andor il titolo non ufficiale di miglior serie Star Wars mai realizzata.